India: Tamil Nadu e Kerala

 

La regione del Tamil Nadu occupa la parte più meridionale dell’India, confina ad ovest con il Kerala e si affaccia ad est sul Golfo del Bengala e il Mar delle Andamane. La sua capitale è Chennai conosciuta un tempo con il nome di Madras. Grazie alla sua posizione geografica è tra le regioni dell’India che ha subito meno influenze culturali e religiose esterne che caratterizzarono e modificarono usanze costumi delle altre regioni più a nord nel periodo delle invasioni Mogol e Mussulmane. La civiltà nella regione del Tamil Nadu ha origini molto antiche e tra le dinastie più importanti ricordiamo quella dei Chera, dei Chola e dei Pandya che governarono nel corso dei secoli con continuità contribuendo ad affermare nella regione un'unica cultura, lingua, e religione e a sviluppare le tradizioni artistiche, letterarie e filosofiche che ancora oggi sono diffuse. Esempio ne è la danza “Bharat Nathyam" che ha origini antiche e veniva eseguita nei templi in onore degli dei. Il Tamil Nadu è conosciuto per la bellezza dei suoi antichi templi hindu e per la spiritualità della sua gente.

Partendo dalla capitale, da non perdere:

Madras (Chennai):

Importante porto dove nel tempo si sono intrecciate altre culture come quella cinese, armena e portoghese, il cui ricordo rimane anche nei nomi delle strade. Caotica e rumorosa come tutte le grandi città indiane offre magnifici templi a guglie la cui architettura non ha uguali nel paese e un lungomare tra i più belli e lunghi al mondo.

Mahabalipuram:

A poca distanza da Chennai, si affaccia su una spiaggia che si estende per più di 20 km. Fu fondata nel VII secolo ed è conosciuta come la città delle “cinque pagode". Qui si trovano bellissimi templi costruiti nella roccia, come i 5 Rathas, templi monolitici ricchi di sculture artistiche scolpiti da un unico grande masso roccioso. Il tempio Shore è uno dei più antichi ed è costruito in riva al mare, circondato da una fila di buoi scolpiti nella roccia e con due santuari dedicati alle divinità Shiva e Vishnu, le grotte del tempio dove ebbe inizio la tradizionale scultura della roccia e dove si trovano basso rilievi appartenenti ad artisti diversi. Arjuna’s Penance è il più grande basso rilievo al mondo dove sono raffigurati divinità, uomini e animali.

Pondicherry:

Graziosa città sul mare, la cui urbanistica e architettura hanno risentito dell’influenza dei francesi arrivati nel XVII secolo. Negli ultimi anni sono stati avviati progetti di ristrutturazione di palazzi del centro e del vecchio canale. Nei dintorni della città si trova uno dei più importanti Ashram, fondato nel 1926 da Sri Aurobindo che oggi tra l’altro promuove numerose attività culturali. La comunità Auroville è invece un interessante progetto sociale di grande successo che ha lo scopo di fare convivere in perfetta armonia una comunità internazionale che conta oggi circa 1500 abitanti e che si occupano di numerose attività.

Tanjore:

Città che si trova al centro di una vasta e fertile pianura che è il motore agricolo del Tamil Nadu. Un tempo fu la capitale, durante la dinastia Chola. A testimonianza di ciò sono visibili ben 74 templi, di cui il più noto è quello di Brihadishwara, costruito intorno all’anno 1000 e dedicato a Shiva Nataraya, Dio della danza cosmica. Costruito e scolpito da un unico blocco granitico ha una torre centrale alta ben 66 metri circondata da diverse sale e santuari con sculture ed iscrizioni di grande valore artistico.

Tiruchiripalli:

Antica città nota per il suo spettacolare tempio fortificato costruito in cima ad una roccia alta 83 metri da cui si domina l’intera città e pianura circostante. Per arrivare al tempio bisogna salire più di 300 gradini intagliati nella roccia.

Madurai:

Città che vanta una forte tradizione culturale: in passato fu la sede dell’antica accademia letteraria Tamil. Costruita circa 2500 anni fa nel XII secolo fu conquistata dagli Imperatori della dinastia Chola. Il grande tempio di Sri Meenakshi che occupa una superficie di oltre 6 ettari vanta ben 12 torri, una grande vasca di acqua sacra dove i pellegrini si bagnano, numerose sale, santuari e cortili. Il tempio richiama molti fedeli che vengono in pellegrinaggio a Madurai.

Kerala:

Prende il nome nella lingua Malayalam, da “kera” che significa “palma da cocco” ed stato acclamato dal National Geographic Traveler come uno tra i primi dieci paradisi naturali al mondo. Si trova nella India sud occidentale si affaccia per la sua intera lunghezza (570 km) sul mare Arabico ed è protetto ad est dalla catena montuosa del Ghati occidentale che vanta alcune cime superiori a 2.500 m s.l.m..

La sua posizione geografica e il clima fanno di questa regione una delle più interessanti dal punto di vista naturalistico per le foreste tropicali in parte protette da riserve naturali tra cui quella del Peryar è la più conosciuta. Nelle fertili pianure dove trovano spazio le risaie, le piantagioni di spezie e le piantagioni di erbe e piante officinali usate nella medicina ayurvedica. Bellissime colline nella zona di Munnar ricoperte da vaste piantagioni di té, lunghe spiagge di sabbia, una sorprendente rete di canali, lagune, laghi, che serpeggiano attraverso il cuore del Kerala fino a ridosso delle coste formando importanti estuari. Parte di questi affascinanti canali e laghi sono navigabili a bordo di caratteristiche House Boat.

Al largo della costa si trova l’arcipelago delle Laccadive composto da 36 isole di cui solo 10 abitate. Lontane dalle rotte turistiche più tradizionali queste isole stupiscono per l’habitat ancora incontaminato: vegetazione lussureggiante, belle spiagge di sabbia bianca, barriere coralline. La politica di conservazione e protezione della natura di questo arcipelago non ha consentito fino ad oggi investimenti importanti da parte dell’industria turistica; sull’isola di Bangaram un eco lodge propone sistemazioni in semplici bungalow.

Fin dall’antichità il Kerala era conosciuto dagli Arabi, dall’Impero Romano, dall’antica Grecia, e dai Fenici per le sue ricchezze naturali: spezie, legname pregiato e successivamente tessuti e gioielli favorirono il commercio marittimo e una cultura multi etnica. in un secondo tempo arrivarono i Portoghesi, gli Olandesi e gli Inglesi interessati a trarre profitti dal commercio. La popolazione del Kerala oggi è in parte di fede indù, in parte di fede cattolica, in parte di fede mussulmana e in minoranza ebraica; convivono in armonia tra loro e con la natura.

Arti marziali e danze:

La cultura nel Kerala si esprime tramite diverse forme artistiche, tra cui il Kathakali, ovvero la quintessenza della drammaturgia sacra del Kerala che dà vita a diversi personaggi in costume tradizionale che narrano tramite la danza, la mimica e la musica, leggende che si tramandano da oltre 500 anni; il Mohiniyattam, un’elegante danza femminile in costume tradizionale accompagnata da una musica con una base ritmica di percussioni; il Theyyam, una danza rituale e primitiva che si svolgeva nei templi dei villaggi nel nord del Kerala per invocare il Dio e chiedere la prosperità in cui gli artisti si esibiscono con costumi tradizionali elaborati in danze, canti, recite accompagnati da una musica con percussioni (chenda), con nacchere di bronzo (elathalam) e un corno; il Kalaripayattu un arte marziale molto complessa considerata una delle più antiche al mondo che unisce tecniche di difesa e di attacco con l’ausilio anche di armi come spade, lance, pugnali e scudi. Acrobatica, spettacolare, elegante ed incisiva questa disciplina richiede grandi doti di agilità e di concentrazione ottenuta con tecniche di meditazione e di respirazione ispirate ad esercizi yoga.

 
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