India: Rajasthan
Lo Stato del Rajasthan si trova nel nord ovest dell’India ed è separato dal Pakistan dal grande deserto del Thar. Il Rajasthan è la terra dei Maharaja e dei regni principeschi dove menestrelli e cantastorie ancora girano di villaggio in villaggio raccontando le storie degli antichi splendori. Il suo nome deriva dalla parola Rajput, che indica gli antichi guerrieri che fondarono piccoli regni fortemente indipendenti tra loro e spesso in guerra l’uno con l’altro o contro gli invasori provenienti da occidente e più precisamente dalla Persia e dai Paesi del Medio Oriente. Il loro coraggio e la loro indole rappresentano più di ogni altro stato l’India epica e cavalleresca che e’ nell’immaginario collettivo. Ancora oggi in ogni città si trovano favolosi palazzi, forti che al tempo erano progettati per essere inespugnabili, bellissime case di ricchi mercanti, haveli, che a lungo hanno basato le loro attività economiche sul commercio di gioielli, preziose stoffe, spezie ed altro ancora.
Il Rajasthan è una regione che ha un clima prevalentemente secco, il deserto prende buona parte del territorio che però presenta delle varietà eccezionali come per esempio a sud le verdissime montagne Aravalli ed alcuni Parchi Nazionali e Riserve Naturali che proteggono tratti di foresta e habitat naturali preziosi dove vivono molte specie di animali tra cui diversi esemplari di tigre, leopardi, cervi, scimmie, iene, cinghiali, orsi labiati, sciacalli, serpenti e uccelli. In particolare è da segnalare il Parco Rathambore che fu una riserva di caccia: è il posto dove in tutto il paese è più facile incontrare la tigre. All’interno del Parco vengono organizzati safari fotografici.
La catena dei monti Aravalli è una delle più antiche del mondo come anche i suoi abitanti, per lo più nomadi e divisi in tribù, spinti in questa regione probabilmente dalle invasioni Arie. Salendo rapidamente tra campi, villaggi e pascoli si scopre una natura modellata con rispetto dall’uomo. I sistemi di coltivazione e allevamento sono molto arretrati e la vita è comunque durissima: ci rimanda alla condizione delle nostre campagne nel XIX secolo. Nonostante ciò, in questa zona, non c’è il degrado e la devastazione che spesso si incontra viaggiando in altre regioni sfruttate in modo più intensivo. Il Monte Abu, è la cima più elevata, di 1.200 m s.l.m., luogo ricco di storia, miti e fascino dove si trovano diversi templi janisti meta di pellegrinaggio dei fedeli.
Il Rajasthan è una regione ricca di storia, palazzi da mille e una notte, forti inespugnabili, caratteristiche cittadine costruite in mezzo al deserto, musica, danza, arte, artigianato. Il calendario annuale è ricco di fiere e festival popolari che ben riflettono il carattere allegro della popolazione; in queste occasioni le donne portano costumi tradizionali molto colorati e si lanciano in danze al ritmo di canti per lo più religiosi. Non mancano menestrelli, giocolieri e mercati per rendere le fiere più vive che mai. La più importante è quella che si tiene nella caratteristica città di Pushkar, in coincidenza con l’inizio dell’ottavo mese lunare del calendario hindu. Una straordinaria fiera che richiama decine di migliaia di persone e di cammelli agghindati nei modi più fantasiosi, che vengono venduti e acquistati. La fiera dura 5 giorni e culmina con la luna piena. La città per l’occasione si trasforma in una grande festa con un programma culturale molto vario e bizzarro dove sono coinvolti tutti i partecipanti e artisti di ogni genere. La festa è un importante evento sacro che richiama anche molti fedeli hindu. L’ultima notte i pellegrini si liberano dai peccati immergendosi nelle acque sacre del lago e accendono migliaia di candele galleggianti, dando vita ad un evento davvero suggestivo.
Tra i tanti itinerari di viaggio che si possono tracciare in Rajasthan non bisogna perdere:
Jaipur:
La capitale del Rajasthan fondata nel XVIII secolo è conosciuta anche come “la città rosa” per il colore delle case costruite con l’arenaria rosa. Vii trovano splendidi palazzi e haveli; tra i più famosi il “Palazzo dei Venti”, il City Palace che racchiude diversi musei e l’Osservatorio Astronomico e il forte di Amber costruito in cima ad una collina a poca distanza dalla città, che si raggiunge percorrendo la stretta strada lastricata di accesso al forte a dorso di elefante o a piedi. Nelle strade della città si trovano diversi bazar e il traffico, benché la città sia di dimensioni contenute, è frenetico con il passaggio di automobili, motocicli, motocarrozzette, biciclette e cammelli che trainano carri ricolmi di ogni genere di mercanzia.
Pushkar:
Piccola città sacra della religione hindu, sorge intorno ad un piccolo lago da cui si dipartono un labirinto infinito di stradine e vicoli. L’atmosfera che regna a Pushkar è molto piacevole e ricca di misticismo. Nella città ci sono centinaia di templi antichi e nuovi e il lago è circondato da 52 ghat che consentono ai fedeli di immergersi nelle acquee per le abluzioni. Una volta all’anno si tiene una fiera molto importante che richiama molti fedeli, commercianti e artisti.
Jaisalmer:
Si trova nel cuore del deserto del Thar e ha un fascino irresistibile. La piccola cittadina fondata nel XII secolo è murata per difendersi dagli assalti e nasconde bellissime case in arenaria costruite da ricchi mercanti che ingaggiarono abili artigiani per abbellire le facciate con balconate cesellate in filigrana, un vero tesoro architettonico. Nel tardo pomeriggio la cittadina si colora di una tonalità molto calda e piacevole e il deserto intorno alla città si perde in molteplici dune di sabbia da dove si potrà ammirare il sole tramontare.
Jodhpur:
Cittadina piuttosto caotica che si è sviluppata per fornire mano d’opera allo stupefacente e imponente forte di Mehrangarm costruito in cima ad una collina, adattandosi perfettamente alla conformazione del terreno per essere un tutt’uno tra le sue alte mura e i pendii scoscesi della collina. Per accedere all’interno del forte bisogna superare ben 7 porte che proteggono al suo interno diversi palazzi ben conservati, bellissimi cortili in un gioco continuo di simmetrie e asimmetrie. All’interno del forte c’è anche un importante museo.
Udaipur:
Una cittadina che gode di un clima meno secco, circondata da dolci colline e costruita intorno ad un piccolo lago che le dona un tono romantico e più dolce rispetto alle altre città. Il lago durante la stagione secca, se le piogge nella stagione dei monsoni non sono state sufficientemente copiose, tende ad prosciugarsi. Il periodo migliore dunque per visitare Udaipur è durante l’estate o subito dopo. In mezzo al lago si trova una piccola isola dove si trova il Lake Palace Hotel, splendido palazzo del XVIII secolo fatto costruire da un Maharaja come residenza estiva. Ad Udaipur è molto piacevole camminare senza meta nella città tra vicoli e strade ammirando le case e curiosando nelle botteghe e nei bazar
Parco Rathambore:
Il più interessante e conosciuto Parco Nazionale, è caratterizzato da una fitta foresta. Fino al 1970 è stato riserva di caccia del Maharaja. Oggi è ben protetto ed ospita una quarantina di tigri e molte altre specie di animali. Qui è possibile alloggiare in un lodge e trascorere un paio di giornate per fare un safari fotografico e cercare l'incontro con il grande felino. Il safari è possibile solo nella stagione secca da ottobre ad aprile.
Il deserto:
Con le sue dune di sabbia e i piccoli villaggi si presta bene per fare escursioni in cammello o per pernottare in uno dei campi tendati attrezzati.
Agra e Fatephur Sikri:
Non si trovano nel Rajasthan, ma sono sulla strada che vi conduce a Delhi, quindi è d’obbligo una sosta per visitare Fatephur Sikri, cittadina costruita dall’Imperatore Akbar nel 1569 e abbandonata poco dopo si è conservata perfettamente nel tempo. Ad Agra invece potrete visitare uno dei monumenti più affascinanti al mondo dal punto di vista architettonico, il Taj Mahal, un stupendo mausoleo in marmo bianco fatto costruire nel XII secolo dall’Imperatore Shah Jahan in memoria di un amore perduto, la sua seconda moglie deceduta mentre dava alla luce un figlio. Per portare a termine la costruzione ci vollero 22 anni, furono interpellati artigiani molto abili provenienti da diverse parti del mondo. Le superfici sono lavorate con degli intarsi molto belli e con l’utilizzo di pietre semipreziose. Il Taj Mahal è dichiarato da UNESCO Patrimonio dell’Umanità.