Togo & Benin Viaggio nell'Africa dei Popoli
Togo & Benin. Viaggio di 13 giorni con tour di gruppo e guida parlante italiano
Un itinerario per entrare in contatto con l’Africa dei Popoli ricca di antiche tradizioni, cerimonie vudù, riti di iniziazioni che le etnie di questi 2 Paesi si tramandano oralmente da infinite generazioni. Scoprirete caratteristici e remoti villaggi, assisterete alla danza del fuoco ove gli adepti al ritmo incessante del tam tam e in evidente stato di tranche si gettano nelle braci ardenti e ad spettacolari danze con maschere rituali animate dagli spiriti e a cui sono attributi poteri magici
Calendario partenze 2021
18/03 - 05/08 - 04/11 - 23/12
Prezzo
A partire da € 2.500 (voli da e per l’italia esclusi)
Programma di viaggio
1° giorno: Volo per Lomè.
Partenza dall’Italia con volo di linea per Lomè. Arrivo previsto in tarda serata. Accoglienza in aeroporto, trasferimento hotel Sarawaka o similare, pernottamento in camere a/c con bagno privato.
2° giorno: Lomè, Togo (B,L,D)
Prima colazione in hotel, visita guidata di Lome, vibrante capitale del Togo, l’unica città africana ad aver subito consecutivamente le influenze coloniali tedesche, inglesi e francesi nonché una delle poche capitali al mondo situata al confine con un’altra nazione. Questa storia di influenze variegate ha creato un’identità unica che si riflette nello stile di vita e nell’architettura della città. Lome è il punto di incrocio di persone, culture e commerci che la rende città cosmopolita dalle dimensioni umane. Scopriremo: il mercato centrale con le “Nana Benz”, donne mercanti che hanno concentrato nelle loro mani il commercio dei “pagne” (tessuti che vengono venduti in tutta l’Africa Occidentale); gli edifici coloniali del quartiere amministrativo; il mercato dei feticci più grande d’Africa con un eclettico assortimento di amuleti , crani di animali, conchiglie, antiche pietre-moneta, teste di serpente, statuette propiziatorie e tutte le più svariate componenti necessarie alla realizzazione di pozioni magiche e feticci. Lome offre ampie possibilità di shopping. I nostri veicoli saranno a disposizione per accompagnarvi alla ricerca di arte tribale di cui Lome è un importante centro di raccolta, oltre ad artigianato e manufatti degni di apparire nelle collezioni di Folk Art, come i colorati pannelli "pubblicitari" dei coiffeurs di strada. La sera, corso di cucina: sentitevi liberi di partecipare a un corso di “cucina la tua cena” presso la cucina di uno chef professionale. Scoprirete le proprietà e i sapori dei prodotti locali uniti ad altri ingredienti e tecniche di cucina importate. Se invece preferite riposarvi nella vostra camera d’hotel , potrete incontrare il gruppo alla fine del corso e cenare insieme. Il sabato sera molti locali offrono musica dal vivo: reggae, afro-jazz…seguite la vostra guida per scoprire la vibrante: Lome by night! Pernottamento hotel Sarawaka o similare in camere a/c con bagno privato.
3° giorno: Escursione nella Foresta (B,L,D)
Prima colazione in hotel, trasferimento a Kpalime, 140 km, 3 ore circa, breve visita della cittadina dal passato coloniale e partenza per una facile escursione a piedi nella foresta tropicale accompagnati da un entomologo per entrare in contatto con il suo habitat. Pernottamento hotel Parc Residence o similare in camere a/c con bagno privato.
4° giorno: Trasferimento a Sokodè, la Cerimonia della Danza del Fuoco (B,L,D)
Prima colazione in hotel, trasferimento a Sokodè 320 km, 5 ore circa e lungo il percorso sosta a Atakpame, una tipica cittadina africana costruita sulle colline, punto di convergenza dei prodotti provenienti dalla foresta limitrofa. Lavorando abilmente su piccoli telai, gli uomini producono grandi tessuti dai colori vivaci: i kente. Queste popolazioni, originariamente provenienti dal Nord del Paese, hanno mantenuto intatte le tradizioni che li legano alla terra degli antenati. Sosta in mercati locali che si svolgono una volta alla settimana. In serata assisterete alla danza del fuoco. Nel cuore del villaggio un grande fuoco illumina i volti dei danzatori che cominciano a muoversi al ritmo incessante dei tamburi. I danzatori in uno stato di trance si gettano nelle braci, le raccolgono con le loro stesse mani e le portano alla bocca; alcune volte le fanno scorrere lungo tutto il corpo senza che esse lascino alcuna ferita e senza mostrare segni di dolore. Possiamo chiamarla prova di coraggio? Autosuggestione? Magia?...E’ difficile spiegare una tale performance. Pernottamento al semplice hotel Central in camere a/c con bagno privato.
5° giorno: Trasferimento a Defale, l’etnia Bassar (B,L,D)
Prima colazione in hotel, trasferimento a Defale 230 km, 5 ore circa e lungo il percorso sosta per visitare un villaggio di etnia Bassar che vivono in capanne di argilla con tetti conici e sono conosciuti da tempo immemore per la produzione dei manufatti in ferro seguendo antiche tradizioni che combinano geologia e alchimia. Le donne anziane sono le uniche a poter andare alla ricerca pietre che contengono il minerale del ferro e gli uomini non possono essere sessualmente attivi durante il processo di fusione se vogliono che il processo sia un successo. Incontrando i capi tradizionali di questa etnia sarà interessante discutere di come è importante per loro trasmettere alle generazioni dei giovani le ancestrali tradizioni in un mondo sempre più attratto dalla modernità. Pernottamento al semplice hotel Defale in camere a/c con bagno privato.
6° giorno : l’etnia Kabye e la lavorazione del ferro (B,L,D)
Prima colazione in hotel, partenza per una escursione nella regione del massiccio Kabye che dà il nome all’etnia che abita questi territori. Le loro case sono chiamate “Soukala”: un gruppo di capanne unite tra loro da un muro. In ognuna di esse vive una famiglia patriarcale. Molto interessante il lavoro dei fabbri che ancora lavorano con pietre pesanti invece che con martelli. In una dimostrazione potrete seguire l’intero processo di produzione di una zappa, partendo da un manufatto qualsiasi di ferro. Pernottamento al semplice hotel Defale in camere a/c con bagno privato.
7° giorno: le etnie Tamberna, Bètammaribe nella regione di Atakora (B,L,D)
Prima colazione in hotel, trasferimento a Natitingou, 200 km, 5 ore circa. Lungo il percorso si devierà per una pista che attraversa la regione collinare dell’Atakora per incontrare l’etnia Tamberna che si sono trasferiti secoli fa in questa remota regione per sfuggire alle incursioni che razziavano i villaggi al fine di catturare uomini e donne e farne schiavi. Secondo gli studiosi, le loro origini li accomunano ai Dogon del Mali, con loro condividono i dogmi della religione animista; prova ne è la presenza di grandi feticci di forma fallica, all'entrata delle case. Le loro dimore, di singolare bellezza, hanno forma di minuscoli castelli costruiti su tre piani. Architetti di avanguardia come Le Corbusier rimasero colpiti per la plasticità delle forme. Previo il permesso degli abitanti sarà possibile visitare qualche abitazione e comprendere meglio il loro stile di vita. Proseguimento attraversando il confine con il Benin per incontrare l’etnia Bétammaribé conosciuta anche con il nome "Somba”, che condividono con i Tamberma la stessa regione collinare dell’Atakora. Come loro costruiscono bei castelli d'argilla, ma da loro si differenziano per alcuni riti iniziatici molto suggestivi. I giovani verso i 18-20 anni, si fanno scarificare il ventre rappresentando intricati e raffinati motivi geometrici. Prendono l'iniziativa liberamente, per provare il loro coraggio. Incontrerete alcuni di questi giovani che mostreranno con vanità le loro scarificazioni raccontando i passi di questa coraggiosa prova iniziatica. Le ragazze però non sono da meno in fatto di coraggio e prima di concepire dei figli per buon auspicio spesso si fanno scarificare il ventre e la schiena. Tutte queste prove completano un percorso che inizia al momento dello svezzamento, quando il bambino è scarificato sul volto per ufficializzare l’ingresso nella comunità e dare un tratto distintivo all’individuo appartenente per sempre all’etnia Bétammaribé. Pernottamento al semplice hotel Tata Somba o similare in camere a/c con bagno privato.
8° giorno: le etnie Peul e Taneka (B,L,D)
Prima colazione in hotel, trasferimento a Dassa, 370 km, 6 ore circa. Durante il tragitto è prevista una prima sosta per visitare un accampamento di etnia Peul, pastori seminomadi che si spostano con i loro greggi alla ricerca di pascoli. I Peul sono noti per la bellezza dei loro corpi longilinei, dei loro sguardi profondi e dei tatuaggi che ornano il viso e rappresentano messaggi per coloro che ne capiscano la lingua. Proseguendo oltre, una breve passeggiata vi condurrà all’incontro dell’etnia Taneka alle pendici dei monti omonimi che vivono in villaggi composti da capanne rotonde con tetti conici e protetti al centro da vasi di terracotta. La parte superiore dei villaggi è abitata dai giovani iniziati e dai sacerdoti dei feticci, abbigliati con pelli di capra e che portano con sé sempre una lunga pipa. Pare che i primi abitanti, d'origine Kabye, abbiano occupato la montagna nel IX secolo d.C. Da allora altre popolazioni si sono unite a loro formando una specie di melting-pot. Ogni gruppo ha conservato i propri culti e riti d'iniziazione, e nello stesso tempo insieme hanno creato istituzioni politiche e religiose comuni. Mentre si cammina lungo viuzze delimitate da pietre lisce, potrebbe capitare d'incontrare giovani seminudi e con il cranio rasato. Si preparano alle celebrazioni iniziatiche. I Taneka, considerano che per « fare » un uomo ci vuole tempo, pazienza e tanto... sangue d'animali sacrificati. Insomma un processo lungo tutta un'esistenza, a tal punto che la vita stessa diventa un rito di passaggio. Ultima sosta di questa tappa è per visitare il feticcio di Savalou che rappresenta un importante luogo di pellegrinaggio animista. Pernottamento hotel Tata Jeko o similare in camere a/c con bagno privato.
9° giorno: Le maschere Egun (B,L,D)
Prima colazione in hotel, visita guidata della cittadina di Dassa sede del regno Olofin fondato nel 1385; alcuni siti e in particolare la Collina dei Principi sono testimoni di questo regno dove un tempo venivano sepolti i Re e ancora oggi il luogo è protetto da altari vudù. Nel pomeriggio assisterete alla danza delle maschere Egun che rappresentano gli spiriti dei defunti e indossano costumi colorati e brillanti, sfilando nel villaggio e lanciandosi repentinamente all’inseguimento dei curiosi e incauti spettatori che troppo si avvicinano quasi a sfidare le maschere. I partecipanti non devono farsi toccare dallo spirito Egun che potrebbe condurre con sé lo sfortunato spettatore nell’aldilà. Quando la maschera irrompe sulla scena, si assiste a una specie di corrida che suscita un mix di paura ed ilarità. In alcuni casi coloro che sono raggiunti dalle maschere cadono in uno stato di catalessi e sono portati subito nella casa delle maschere e vengono sottoposti a riti che li permetterà di non abbandonare il mondo dei vivi. Pernottamento hotel Tata Jeko o similare in camere a/c con bagno privato.
10° giorno : Trasferimento ad Abomey, le maschere Gelede (B,L,D)
Prima colazione in hotel, trasferimento ad Abomey, 100 km, 2 ore circa, visita del Palazzo Reale con muri decorati con grandi bassorilievi cromatici che narrano la storia degli antichi re del Dahomey. Il palazzo è ora un museo che conserva tra l'altro le spoglie mortali dei re ed un tempio edificato mischiando argilla, polvere d'oro e sangue umano di migliaia di schiavi sacrificati agli spiriti protettori del reame. Il Regno del Dahomey si fondava su una economia che traeva vantaggi da un permanente stato di guerra con i vicini al fine di appropriarsi delle ricchezze altrui, di catturare prigionieri da rivendere come schiavi. L'esercito reale era formato anche da truppe femminili, che si caratterizzavano per coraggio e crudeltà. Gli storici sottolineano la dimensione "laica" del potere esercitato dai re del Dahomey. Il re non era né un dio né un sacerdote, nonostante il numero abbondante di sacrifici umani compiuti sulle tombe dei re in particolari occasioni. Il potere era esercitato secondo una razionalità accessibile ad una mentalità europea. Prova ne è il fatto che il Re di Francia e del Dahomey si scambiavano rappresentanze diplomatiche alla fine del 18° secolo. Nel pomeriggio assisterete alla spettacolare danza delle maschere Gelede. Il culto Gelede è legato alla Madre Terra, alle stagioni e ai suoi riti agricoli, per propiziare la fertilità dei campi e delle genti. Colori, movimenti, tamburi e folla si fondono in una sola vivace coreografia. Maschere dalle movenze di marionette raccontano storie a carattere etico e canzonatorio per il divertimento e l’educazione dei villaggi. Per i non iniziati quello che risalta è il lato burlesco delle pantomime messe in scena dalle maschere: solo gli iniziati ne conoscono gli aspetti simbolici e segreti. È un originale mix di teatro di strada e teatro magico. Pernottamento hotel Tata Sun City o similare in camere a/c con bagno privato.
11° giorno: escursione al villaggio di palafitte di Ganvie, trasferimento a Ouidah (B,L,D)
Prima colazione in hotel, trasferimento a Ouidah, 200 km, 3 ore circa con escursione in barca a motore attraverso il Lago Nokwe e raggiungere Ganvie, il più vasto villaggio di palafitte del continente Africano. Gli abitanti di etnia Tofinou costruiscono le loro capanne di legno su pali di teck. La pesca è l’attività principale di questa popolazione il cui isolamento ha permesso di conservare abitudini e regole arcaiche. Sulle piroghe si scandisce la vita quotidiana. E’ con la piroga che gli uomini vanno a pesca e sulla piroga le donne espongono le merci al mercato galleggiante. Proseguimento attraverso la città di Cotonou, visita della fondazione Zinsou: la prima fondazione privata del Benin dedicata all’arte contemporanea. Le sue esposizioni hanno l’intento di pubblicizzare la dinamica arte africana, troppo spessa pensata come ferma nel passato. Infine procederete per Ouidah, la capitale del vudù. Pernottamento hotel Casa del Papa o similare in camere a/c con bagno privato.
12° giorno: Visita di Ouidah e danza della maschera Zangbeto (B,L,D)
Prima colazione in hotel, visita della capitale del Vudù Africano, Ouidah con il suo antico porto del traffico negriero, le architetture afro-brasiliane, il tempio dei pitoni e la cattedrale cattolica. L’atmosfera di questa città è unica e “fuori del tempo”, sosta alla Villa Adjavon edificata nel 1922 in stile architettonico Afro-Brasiliano ed oggi perfettamente restaurata con una mostra permanente di arte contemporanea africana. Nel pomeriggio assisterete alle danza della importate e grande maschera Zangbeto, coperta di paglia colorata, Zangbeto rappresenta gli spiriti non umani, le forze della natura e della notte che hanno abitato la terra prima dell’arrivo dell’uomo. I portatori delle maschere, che conservano le maschere hanno un’identità indipendente, una vita propria e secondo le credenze locali sono animate dagli spiriti. L’uscita di Zangbeto è una gran festa per il villaggio, che beneficia della protezione degli spiriti e tiene lontane le presenze minacciose. Si crede all’esecuzione di “miracoli” grazie ai poteri magici della maschera. Pernottamento hotel Casa del Papa o similare in camere a/c con bagno privato.
13° giorno: Trasferimento a Lomè attraverso il territorio del Vudù (B,L)
Prima colazione in hotel, partenza per Lome, 150 km, circa 5 ore attraverso villaggi dove le cerimonie Vudù fanno parte della vita quotidiana: al ritmo sempre più ipnotico dei tam-tam e accompagnato da canzoni incantatorie alcuni danzatori cadranno in profonda trance: occhi riversi, smorfie, tensione muscolare, insensibilità al dolore o al fuoco movimenti convulsi che imitano quelli di un animale. Sakpata, Heviesso, Mami Water e altre divinità Vudù prendono possesso del corpo dei loro adepti per manifestarsi. Il Vudù è originario delle regioni costiere di Togo e Benin e sbarcato nei Caraibi e le Americhe durante la tratta negriera. Il Vudù è la religione animista tramandata dagli antenati ed ancora ferventemente praticata da queste genti. Oggi conta circa settanta milioni di adepti nel mondo, principalmente in Africa e nelle Americhe. Arrivo a Lome nel pomeriggio, camere day use in Hotel da condividere con gli altri partecipanti per cambiarsi e rinfrescarsi prima del trasferimento in aeroporto in tempo per il Check In sul volo di rientro in Italia. Pasti e pernottamento a bordo.
14° giorno: arrivo in Italia
Quote individuali di partecipazione in camera doppia/twin
base 4/5 pax € 2.950
base 6/16 pax € 2.500
Supplemento camera singola: 465 €
Comprende: tour di gruppo multilingua (4/16 persone) di 12 giorni e 12 notti in minibus e auto 4x4 con guida locale parlante italiano; 12 pernottamenti in hotel con trattamento di pensione completa (pranzi: pic nic e in ristoranti a menù turistico, cena: nei ristoranti degli hotel, menù turistici); escursioni e visite come da programma di viaggio; camera day use il 13 ° giorno da condividere con altri partecipanti.
Sono esclusi: voli internazionali di linea (tariffe a partire da 520 € tasse aeroportuali incluse); la cena del 13° giorno; tutte le bevande; le spese dei visti di ingresso in Togo (visto a 2 entrate) e Benin (visto ad entrata singola) da fare prima della partenza ; la quota di iscrizione al viaggio e l’assicurazione medico/bagaglio (60 €); l’assicurazione opzionale annullamento del viaggio polizza Standard o All Risk (3% o 5% dell’importo assicurato); le spese personali, le mance.
Note
vaccinazioni: obbligatoria la vaccinazione contro la febbre gialla; consigliata vivamente la profilassi antimalarica
visti: da ottenere prima della partenza on line.
bagaglio: massimo 20 kg in sacche morbide, non rigide