Etiopia: le etnie
In Etiopia vivono da sempre una moltitudine di etnie con origini, cultura, lingua e religione differenti tra loro. La stragrande maggioranza della popolazione etiope vive in aree rurali occupandosi di agricoltura e allevamento. La religione, la famiglia, la tribù sono aspetti predominanti nella vita di un etiope e le tradizioni si tramandano immutate di generazione in generazione da secoli e in alcuni casi da migliaia di anni.
Iniziando dalle regione settentrionali citiamo tra le tribù più importanti:
Amhara e Tigrini:
Occupano la maggior parte dei territori degli altopiani settentrionali e insieme rappresentano una percentuale importante della popolazione etiope. Vivono principalmente in aree rurali costituite da piccoli villaggi e cittadine, si occupano prevalentemente di agricoltura e sono in maggioranza di religione cristiano copta. Discendono dall’antico regno Axumita che ebbe una grande importanza economica e strategica nel mondo antico, la lingua è l’ahmarico, antica lingua semitica, oggi lingua ufficiale dell’Etiopia. Le abitazioni nei villaggi per lo più semplici, sono spesso in pietra di forma circolare con il tetto in paglia. La vita quotidiana prevede diversi compiti distribuiti all’interno del nucleo famigliare che ne garantiscono l’indipendenza e la sussistenza. I numerosi mercati settimanali che sono raggiungibili a diverse ore di marcia dai villaggi sono, insieme alle chiese, gli eventi sociali più rappresentativi nella vita degli Amhara e dei Tigrini.
Oromo:
Sono la tribù più numerosa dell’Etiopia e si presume che fino al XVI secolo occupassero principalmente le pianure e le valli appartenenti oggi alla Somalia e l’Etiopia del Sud, in prossimità dei monti Bale, occupandosi sia di agricoltura che di allevamento. La società degli Oromo è modellata secondo un complesso sistema conosciuto con il nome di Gada. Gli uomini sono suddivisi secondo la fascia di età a cui appartengono e la posizione generazionale che il padre occupa (luba). Sono previsti 10 periodi ciascuno della durata di 8 anni che permettono agli uomini Oromo di entrare in diverse classi sociali e di ricoprire gli incarichi previsti per ognuno di essi; nel quarto periodo, da 24 a 32 anni, l’uomo si sottopone a diversi riti e prove che ne determinano il luba. Ogni passaggio è contraddistinto da cerimonie. L’autorità a governare è affidata a piccoli gruppi di persone che sono entrati a fare parte del sesto periodo (Abba Gada) e si rinnova automaticamente ogni 8 anni con la generazione successiva. Gli Oromo praticano la poligamia e godono di molta libertà sessuale, sono di religione mussulmana, cristiana e animista.
Borana e Konso:
Vivono nell’Etiopia del sud e nel nord del Kenya, sono tribù seminomadi il cui modello sociale è simile a quello degli Oromo. I Borana hanno un forte senso primordiale di armonia con la natura che gli ha permesso nel tempo di sopravvivere mantenendo in equilibrio le forze dalle quali dipendono: il cielo, l’acqua, la terra, gli animali che rappresentano il loro patrimonio economico e le regole della società alla quale appartengono, che ha una forte componente di spiritualità. I Konso si contraddistinguono per la loro capacità di coltivare e di fare lavori manuali: le loro sculture funerarie sono molto belle, così come i gioielli in pietra delle donne Konso.
Mursi:
Tribù del sud dell’Etiopia che vive di agricoltura e pastorizia nei Monti Bale e nella valle dell’Omo. Alcune donne appartenenti a questa tribù si incidono il labbro inferiore per inserire, in occasione di alcune cerimonie, un piattello labiale in legno o terracotta con un diametro fino ad 15 cm, questa pratica sembra sia stata introdotta per dissuadere i cacciatori di schiavi a deportare le donne. Gli uomini invece sono a volte completamente nudi, eccetto che per alcune parti del corpo dipinte di bianco. I giovani sono sottoposti a varie prove di forza e coraggio e ingaggiano cruenti combattimenti con i bastoni.
Karo:
Sono una piccola tribù del sud dell’Etiopia che vive suddivisa in clan, in prossimità delle rive del fiume Omo. Vivono in piccoli villaggi a volte protetti da muri in pietra che hanno lo scopo di difendere il villaggio e proteggere le bestie. All’interno dei villaggi si trovano delle interessanti sculture in legno. Gli uomini sono molto abili a decorare il corpo e il viso con una mistura di gesso di tonalità bianca. A dimostrazione del coraggio per aver ucciso animali e nemici, gli uomini Karo per ogni esemplare ucciso decorano il proprio corpo facendo delle scarnificazioni sulla pelle.
Hamar:
Tribù che vive nella valle dell’Omo di agricoltura e di allevamento. I mercati settimanali di Dimena e Turmi sono momenti molto importanti per gli appartenenti a questa e altre tribù che si ritrovano per comprare, vendere, scambiare ogni sorta di merce. Si contraddistinguono per le elaborate acconciature femminili e per le decorazioni del viso nei giovani maschi. Quando un giovane Hamar diventa adulto è sottoposto ad un’iniziazione che prevede di saltare da una schiena all’altra di numerosi tori che vengono allineati per il rito. Le giovani donne Hamar, in questa occasione, per dimostrare l’amore nei confronti del ragazzo sottoposto alla prova si fanno frustare a sangue: le cicatrici saranno segni di bellezza, coraggio e amore indelebili nel tempo.